Il 16 maggio 2022 sono stati liberati in Basilicata, nel Parco della Murgia Materana, quattro giovani capovaccai nati al CERM Centro Rapaci Minacciati negli anni scorsi: Dina e Flora, nate nel 2020, e Pina e Sid, nati nel 2021.
Si è trattato, dunque, di un cosiddetto “delayed release”, cioè di un rilascio “ritardato” perché ha interessato individui di uno-due anni di età. È questa una delle due metodologie di rilascio impiegate nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture; l’altra, definita “hacking”, consiste nella liberazione di giovani nati in cattività quando hanno circa tre mesi di età, dunque nel mese di agosto. Si agisce, in questo caso, per riprodurre l’involo dei giovani nati da coppie selvatiche.
Il confronto dei risultati ottenuti con queste due diverse tecniche di rilascio permetterà di valutare quale sia l’età di liberazione che garantisce agli animali più chance di adattarsi alla vita selvatica ma anche di migrare e raggiungere le aree di svernamento. Il successo di ogni operazione, infatti, non dipende solo dalle buone condizioni fisiche dei capovaccai ma anche da numerosi fattori ambientali che possono variare nei diversi periodi di rilascio (per esempio le condizioni meteorologiche, eventuali minacce che ne possano causare la morte o il ferimento ecc.).
La liberazione del maggio 2022 è stata effettuata nella parte meridionale del Parco della Murgia Materana (ZSC/ZPS Gravine di Matera), in un sito diverso da quello impiegato per i rilasci effettuati nel periodo 2018-2021. Come negli anni passati, prima di essere liberati gli animali hanno trascorso cinque giorni in una cassa nido che, in questo caso, si affaccia direttamente sulla gravina di Matera. Ciò ha permesso ai capovaccai di raggiungere più facilmente le pareti rocciose, loro ambiente riproduttivo naturale.
Come nel 2021 la liberazione è stata coordinata da ISPRA ed organizzata da De Rerum Natura sas con il supporto di Biodiversità sas e la collaborazione dell’Associazione CERM.