Durante la migrazione autunnale Sara e Tobia si sono incontrati in Sicilia occidentale, hanno attraversato il Mar Mediterraneo e raggiunto la Tunisia l’8 settembre 2019. Un volo sul mare aperto lungo oltre 210 km, interrotto da una sosta notturna all’Isola di Pantelleria, che hanno effettuato viaggiando sempre insieme.
I due capovaccai hanno in comune le origini: entrambi sono nati nel 2015 al CERM Centro Rapaci Minacciati, in Toscana meridionale. Nell’estate dello stesso anno i due giovani furono liberati in luoghi diversi: Sara in Puglia (nella Gravina di Laterza) e Tobia in Calabria (nel crotonese). Due operazioni che furono condotte dall’Associazione CERM su incarico del Ministero dell’Ambiente ed in collaborazione con LIPU BirdLife e l’Associazione StOrCal.
Alla fine dell’estate i due avvoltoi migrarono in Africa in tempi diversi e percorrendo due diverse rotte: Sara lasciò la Sicilia meridionale, attraversò il Mediterraneo, raggiunse la Libia e poi arrivò in Niger mentre Tobia lasciò la Sicilia meridionale, sostò a Malta, “approdò” in Libia e poi proseguì sino al Mali. In questi due stati africani i due giovani hanno trascorso quattro anni, salvo spostamenti estivi nel nord dell’Algeria.
Nel maggio 2019 entrambi sono rientrati in Italia e, dopo alcuni spostamenti esplorativi, si sono insediati proprio nei dintorni delle due aree nelle quali erano stati liberati. Un comportamento che è tipico di quelle specie, come il capovaccaio, definite “filopatriche” cioè che che “amano la patria” e lì tornano a nidificare. Per Sara e Tobia, però, il momento di riprodursi non è ancora arrivato perché il capovaccaio raggiunge la maturità sessuale a cinque-sei anni di età. Per questo, dunque, ci vuole ancora un pò di pazienza.
Dopo un’estata italiana, Sara e Tobia sono ripartiti per l’Africa. In un primo tempo entrambi hanno raggiunto la Sicilia, Sara il 5 agosto e Tobia il 25 agosto. Per diverse volte si sono spinti sino alle Isole Egadi, all’estremità occidentale della Sicilia, ma poi sono rientrati sull’Isola senza decidersi a volare verso la Tunisia, probabilmente in attesa di condizioni meteo favorevoli alla traversata.
Infine, è accaduto l’incredibile: il 6 settembre Sara e Tobia si sono incontrati nel trapanese, il giorno seguente hanno raggiunto le Egadi e alle ore 11 hanno lasciato l’Isola di Marettimo. Hanno sorvolato il mare aperto per 130 km e alle ore 17 sono arrivati all’Isola di Pantelleria, dove hanno trascorso la notte assieme. Ripartiti alle ore 8 del mattino seguente i due capovaccai, dopo altri 82 km percorsi in volo sopra al Mediterraneo, alle 13,30 hanno raggiunto la Tunisia.
Sono sempre stati insieme per tutto il viaggio: i dati provenienti dai GPS con i quali sono equipaggiati non lasciano adito a dubbi. Per queste informazioni l’Associazione CERM ringrazia la VCF Vulture Conservation Foundation che ha fornito uno degli apparecchi e che sostiene i costi di trasmissione dei dati.
Quella stessa rete di ornitologi ed appassionati che segue gli spostamenti dei capovaccai liberati nel 2019 nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture ha monitorato costantemente Sara e Tobia durante la loro permanenza in Italia, riuscendo anche a fornire loro supporto alimentare. Ora sono stati informati i colleghi della Tunisia (Associazione “Les Amis des Oiseaux/BirdLIFE Tunisia) e dell’Algeria.
Quando i due giovani sono giunti in Sicilia il Raggruppamento Carabinieri CITES del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri (CUFA) ha intensificato l’attività di sorveglianza, considerato anche l’alto rischio di bracconaggio che interessa l’area del trapanese, effettuando sopralluoghi costanti nelle aree di sosta dei due capovaccai.