Network tra Italia e Tunisia per seguire la migrazione dei capovaccai liberati

Il rilascio dei capovaccai Bianca e Clara, avvenuto in Basilicata nell’agosto 2018, ha permesso di creare una rete tra enti pubblici, associazioni, ornitologi e appassionati che hanno seguito gli spostamenti dei due animali e che, in taluni casi, li hanno osservati ed hanno messo del cibo a loro disposizione durante la migrazione.

Bianca posata su di un sezionatore a media tensione in Sicilia (foto P. Leanza)

Questo network di monitoraggio e supporto, previsto dall’azione C.7 del progetto LIFE, che sarà ulteriormente ampliato negli anni a venire, è stato creato e gestito da ISPRA e dall’Associazione CERM nel corso della migrazione di Bianca e Clara. Esso ha coinvolto numerosi soggetti che hanno seguito la migrazione dei due capovaccai, fornendo loro supporto anche nella tragica parte finale: a tutti costoro vanno i ringraziamenti più sinceri dello staff di ISPRA e dell’Associazione CERM.

In particolare il network ha compreso i seguenti soggetti:

CALABRIA

  • Associazione StOrCal Stazione Ornitologica Calabrese. Alcuni soci hanno cercato di osservare i due capovaccai ed erano pronti ad intercettare e fornire supporto o alimenti (in particolare Manuela Policastrese, Salvatore Urso e Mimmo Bevacqua).
  • Parco Nazionale dell’Aspromonte, Direttore Sergio Tralongo.

SICILIA

  • Pietro Leanza. Ha individuato, monitorato e fotografato Bianca, in una zona a sud dell’Etna in cui ha potuto documentare l’abitudine di Bianca di riposare su piloni elettrici ad alta pericolosità per l’avifauna.
  • Il veterinario Nino Di Luca. Ha seguito e fotografato Bianca nei pressi di Sciacca ed ha messo del cibo a sua disposizione.
  • Enzo Sciabica ed Antonino Barbera. Si sono prodigati per individuare Clara nel trapanese ed hanno collaborato con i Carabinieri dei Nuclei CITES al rinvenimento della sua carcassa.
  • Egidio Mallia. Ha seguito le vicende dei due capovaccai e fornito suggerimenti di natura veterinaria.
  • Il Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma (al comando del Gen. B. Massimiliano Conti). Ha attivato prontamente i Carabinieri del Servizio CITES della Sicilia non appena saputo che Clara si trovava in difficoltà (si è interessato della vicenda, in particolare, il Mar. Or. Annalisa Brucoli).
  • Il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, Centro Anticrimine Natura di Palermo (Magg. Andrea Li Volsi), il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Nucleo CITES Palermo (App. Giuseppe Garofalo) ed il Nucleo CITES Trapani-Porto (Mar. Cristiano Palazzolo e App. sc. Maurizio Ale). Si sono attivati tempestivamente per cercare Clara, ne hanno recuperato la carcassa ed hanno avviato le successive fasi di accertamento delle cause di morte ed indagine.

ISOLA DI PANTELLERIA

  • Il Reparto Carabinieri per il Parco Nazionale dell’Aspromonte, operativo nel Parco Nazionale di Pantelleria (sotto il comando del Maggiore Pietro Marchetta). Messo in allerta non appena saputo dell’imminente arrivo di Bianca, ha effettuato vigilanza nell’area di sosta notturna del capovaccaio. Il Maresciallo Celestino Carcione ha anche messo del cibo a disposizione di Bianca.
  • Il Direttore del Parco Nazionale, Antonio Parrinello, ha, tra l’altro, manifestato l’intenzione di realizzare un punto di alimentazione per rapaci sull’Isola.

TUNISIA

  • L’Associazione “Les Amis des Oiseaux” (AAO/BirdLife Tunisie). Hichem Azafzaf (Presidente), Claudia Feltrup (Direttore) ed Hedi Aissa (socio) si sono prodigati per cercare di soccorrere Bianca e poi di conoscere le cause della sua morte.
Bianca fotografata nei pressi di Sciacca (foto N. Di Luca)

Le informazioni tra questi soggetti sono circolate via telefono, via e-mail e via whatsapp. In particolare è stato creato un gruppo temporaneo su whatsapp composto da 32 partecipanti che sono stati informati in tempo reale sui movimenti dei due capovaccai dopo il rilascio ed hanno ricevuto informazioni sui loro spostamenti, comprensivi di mappe aggiornate e coordinate dei fix scaricati; tale attività è stata svolta da Guido Ceccolini (Associazione CERM), Alessandro Andreotti ed Andrea Ferri (ISPRA).

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