Una Unità Cinofila Antiveleno ha controllato l’area di rilascio dei capovaccai in Basilicata

Nell’agosto 2020, con l’imminente rilascio di capovaccai nati in cattività, una Unità Cinofila Antiveleno (UCA) dei Carabinieri Forestali è entrata in azione nel Parco Naturale della Murgia Materana per assicurarsi che i giovani avvoltoi non avrebbero corso rischi di avvelenamento una volta liberi.

Nell’arco di alcuni giorni l’UCA, composta dal conduttore Appuntato Andrea Lamarucciola e dal suo cane Africa, splendido pastore belga malinois, ha effettuato numerose ispezioni nell’area di liberazione non rilevando, per fortuna, alcuna evidenza dell’uso di veleno.

Africa segnala una poiana morta

Questa Unità Cinofila Antiveleno, che ha sede a Frosolone (IS), in Molise, è una delle sei Unità che il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri CUFA ha attivato nell’ambito del progetto LIFE PLUTO e che operano lungo la Penisola italiana, dall’Emilia Romagna sino alla Calabria, per contrastare l’uso illegale del veleno.

Ispezione della UCA nell’area di rilascio dei capovaccai

Grazie ad un accordo stipulato tra l’ISPRA ed il CUFA nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture, le UCA svolgeranno nel corso dei prossimi anni ispezioni periodiche e, se necessario, ispezioni urgenti nelle aree sensibili per il capovaccaio; si tratta di un’attività importante dal momento che la presenza di bocconi avvelenati o di carcasse di animali morti per avvelenamento costituisce un grave pericolo per il capovaccaio così come per molte altre specie di rapaci necrofagi e di mammiferi carnivori.

 

Per ulteriori informazioni sul progetto LIFE PLUTO: www.lifepluto.it

Life Egyptian Vulture