Diego è tornato a casa: dopo aver trascorso l’inverno nella Sicilia sud-occidentale il giovane capovaccaio ha compiuto la sua migrazione primaverile e raggiunto la zona delle Murge.
Qui, nel Parco Regionale della Murgia Materana, era stato liberato nel 2019 e qui aveva fatto ritorno anche nella primavera 2020 dopo aver trascorso il precedente inverno sempre nella medesima area siciliana.
Sembra, dunque, che Diego abbia prescelto l’area murgiana quale residenza primaverile-estiva e la Sicilia come area di svernamento, evitando la lunga migrazione alla volta di un’area di svernamento sub-sahariana.
Nato nel 2018 al CERM Centro Rapaci Minacciati, Diego si mostra “cresciuto” e sfoggia un bellissimo piumaggio già per la gran parte bianco e nero, con poche tracce delle penne marroni tipiche della giovane età.
Nel suo recente viaggio di rientro nella zona al confine tra Basilicata sud-orientale e la Puglia, Diego ha percorso una rotta del tutto singolare: il 30 marzo ha lasciato la costa settentrionale della Sicilia e da qui, invece di attraversare lo stretto di Messina e risalire la Calabria come ci si aspettava e come aveva fatto nella primavera 2020, ha preso il mare e superato le Isole Eolie.
Solo dopo aver percorso 168 km “sul mare”, il 31 marzo ha virato ad Est ed è tornato a sorvolare la penisola italiana, all’incirca all’altezza di Amantea (sulle coste della Calabria centrale).
Il 2 aprile ha raggiunto la Basilicata ed ha subito approfittato del carnaio che è attivo nel Parco della Murgia Materana grazie al progetto LIFE Egyptian vulture. In attesa del suo arrivo, previsto dallo staff del LIFE grazie ai dati provenienti dal datalogger GPS/GSM di cui è munito, la struttura era stata ben rifornita e era pronta ad accoglierlo. La fototrappola lì installata lo ha immortalato in compagnia di altri commensali (nibbi bruni e corvi imperiali). Anche il 5 aprile, giorno di Pasquetta, Diego ha nuovamente frequentato la stazione di alimentazione supplementare.
Nei giorni seguenti ha esplorato i dintorni fino a spingersi nella parte meridionale del Molise, dove è stato stupendamente fotografato in volo.